Lungo la corrente by Lorenzo Colantoni

Lungo la corrente by Lorenzo Colantoni

autore:Lorenzo Colantoni [Colantoni, Lorenzo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2024-07-15T00:00:00+00:00


Nuovi orizzonti. Verso la Scozia

Mi dispiace lasciare Emma. La sua forza, la sua positività, la sua resistenza sono uniche; è di persone come lei che avremo e abbiamo bisogno, anche e non solo perché le coal spoils che difende sono delle oasi che saranno fondamentali per prepararci a quello che verrà (e per affrontare quello che già c’è). Ho bisogno però di proseguire, per capire meglio i cambiamenti che già stanno trasformando il territorio e la società europea. Così, mi avvio dal Galles verso nord, in direzione della Scozia.

Faccio una piccola sosta, virtuale. Ho bisogno di capire meglio a cosa dobbiamo adattarci. Prima di salire sul treno che mi porterà a Edimburgo, mi fermo quindi in un piccolo caffè silenzioso, mi metto le cuffie e decido di fare una chiacchierata con David Thornalley, il paleoceanografo di UCL di cui ho letto i paper qualche tempo fa. Ha accettato di buon grado di parlare con me, e io avevo un’idea ben chiara dell’argomento: abrupt climate change. È una definizione che avevo trovato negli studi di Thornalley e in quelli di tanti altri ricercatori, ma è un tema di cui non si parla tanto spesso, chissà se per ignoranza o se per paura. In italiano può essere tradotto con “cambiamento climatico improvviso”, ma a differenza dell’inglese non c’è in italiano nemmeno una terminologia comunemente accettata, per quanto il fenomeno è poco dibattuto. È però una possibilità da considerare, perché è accaduto in passato e potrebbe riaccadere oggi: si tratta di mutamenti rapidissimi del clima (per gli orizzonti temporali lungo i quali normalmente si trasforma), che hanno radicalmente trasformato intere regioni, con effetti a livello globale. Le cause sono varie e non dipendono dai cicli della Terra, ma da trasformazioni spesso inaspettate. Il Dryas recente è stato uno di questi eventi climatici, avvenuto circa 12.800 anni fa, quando il riscaldamento dell’Europa dopo l’ultima glaciazione si fermò bruscamente, causando una piccola era glaciale durata circa 1200 anni e iniziata in meno di un secolo. Le cause ancora non sono chiarissime, ma una delle ipotesi più accreditate è legata al rallentamento della circolazione termoalina (quella che fa funzionare il sistema delle correnti globali), dovuto a sua volta allo scioglimento del gigantesco ghiacciaio del Lago Agassiz in Nord America che ha riversato acqua dolce nell’oceano e stravolto il bilanciamento tra salinità e temperatura. Di fatto è lo stesso effetto che lo scioglimento della Groenlandia, a opera del cambiamento climatico determinato dall’uomo, sta causando sull’AMOC oggi: non a caso è proprio il Dryas recente che ha spinto molti a iniziare la ricerca sul collasso della corrente decenni fa, per capire se ciò che sta succedendo adesso potrebbe far ripetere una trasformazione tanto rapida e disastrosa.

«Ho passato quattro anni a studiare rocce. Poi, qualcuno mi parlò della “Piccola era glaciale”, e da lì ho capito che direzione prendere», mi fa David, che appunto ha studiato geologia. È simpatico e disponibile – ogni tanto dallo sfondo oscurato della conversazione su Google Meet fa capolino una chitarra elettrica rossa. Mi sarebbe piaciuto fare questa conversazione in un pub di Londra, davanti a una pinta.



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